Il vostro più importante momento di rivelazione?

Probabilmente a tutti voi sarà capitato di avere un momento di rivelazione, un momento in cui internamente vi si accende una lampadina, esclamate "aha!", e di botto un qualcosa che non comprendevate appieno vi diventa chiaro.....
Ecco, nel vostro percorso di kendo/iaido qual è stato il più importante di questi momenti? Che cosa lo ha innescato?

Nel mio caso ce ne sono stati molti, ma fin ora quello che credo sia il più importante è stato durante la visita di Menegatti sensei lo scorso maggio. Durante un lungo (20 min!) ji-geiko in cui non riuscivo a colpirlo il suo incitamento ad eseguire un seme più profondo di botto mi fece rendere conto di come dovevo farlo. Credo che da quel momento in poi il mio kendo sia cambiato moltissimo.......

Beh, parlare di vera e propria illuminazione nel mio caso non potrei. Piuttosto fino ad oggi il mio è stato un breve percorso durante il quale sono stato investito da una marea di informazioni che non sono riuscito ancora ad elaborare per poter mettere in pratica qualcosa di definito. Le mie "tecniche" ritengo che siano ancora grezze anche se da quando ho iniziato qualcosa sono riuscito a migliorare ( spero). C'è stato comunque un episodio che mi ha aiutato molto a capire un aspetto fondamentale del Kendo e cioè l'applicazione del Ki-Ken-Tai. E' avvenuto durante gli esami di 1° Dan a Lucca che non ho superato e che sul momento o ritenuto un'ingiustizia. Rivedendo il filmato e ricordandomi le parole di Zago sensei mi sono invece reso conto della sterilità dei miei attacchi e concentrandomi in palestra su questo con l'aiuto dei miei compagni credo oggi di aver migliorato molto questo aspetto.

Bravo antonio, lo spirito è quello. Però io parlavo di rivelazione, non di illuminazione (che mi sembra troppo pomposo).
Sono quei più o meno piccoli momenti in cui una cosa, anche banale, che magari ti sei sentito ripetere infinite volte durante gli allenamenti, per un motivo qualsiasi e praticamente di botto la vedi un'altra luce e con un "clak" diversi pezzi del puzzle vanno al loro posto...
Quello che mi interessava discutere e confrontare è proprio cosa, nella vostra esperienza, aveva fatto da catalizzatore.
Suvvia non siate timidi....

Beh è difficile dire quale sia... Di fatto mi è successo parecchie volte, ma ogni volta che credo di aver metabolizzato la cosa dopo un po' mi ritrovo allo stesso punto , probabilmente perché trovo sempre qualcosa da migliorare... (ma questa è solamente una speranza)

In ogni caso uno dei momenti di rivelazione più importanti è stato lunedì passato quando Paolo mi ha detto di far partire le braccia prima del corpo per arrivare alla giusta distanza, cercando di applicare questa cosa mi sembra che la distanza dall'avversario sia diventata piccola e che mi basti fare un piccolissimo passo per arrivare a colpire, senza avere sempre la sensazione di essere troppo lontano e quindi entrare troppo.

Non so sarete voi a dirmi se entro troppo però questo è forse il momento più significativo per ora.

PS: devo dire che lo stesso consiglio me lo aveva dato sempre Paolo circa 3 anni fa quando ero all'inizio della pratica, ma mi pare di aver veramente capito come muovermi solamente oggi... Lo so sono un po' duro abbiate pietà di me